Diregiovani.it | 07 maggio 2015

L’attività fantasmatica gioca un ruolo fondamentale nella vita sessuale delle persone in quanto rappresenta tutti quelli aspetti dell’immaginario, dell’attesa e del desiderio che nella società attuale vengono messi in secondo piano rispetto a quelli più concreti e prestazionali.
Il termine fantasia deriva dal latino phantasĭa e dal greco ϕαìνω che significa mostrare. Corrisponde alla capacità di creare immagini e di rappresentare cose o fatti corrispondenti o meno alla realtà.
Le fantasie sessuali non vanno considerate come qualcosa di patologico, ma come un’attività normale, a meno che non diventino talmente invasive da compromettere gli altri ambiti della vita e da diventare la condizione indispensabile per raggiungere il piacere. Si tratta di evocare delle immagini, pensieri o scene sessuali principalmente durante il rapporto sessuale, il coito o la masturbazione, conducendo spesso all’orgasmo.
Le fantasie sessuali possono essere semplici o complesse e possono generare piacere, ma anche tensione e turbamento.
Far ricorso a fantasie sessuali può rappresentare un modo per evadere dalla realtà quotidiana che a volte può essere troppo dura e faticosa, per scaricare le tensioni e dare sfogo ai propri desideri sfuggendo regole morali e sociali. Fantasticando si può anche entrare maggiormente in contatto con le proprie sensazioni, pulsioni e desideri, abbassando la soglia di inibizione e rompendo gli schemi ripetitivi della vita “normale”. Il fantasticare può avere inoltre una funzione creativa che aiuta il rapporto sessuale in una fase di monotonia.
La maggior parte delle persone si imbarazza a parlare delle proprie fantasie erotiche e preferisce nasconderle, in modo che rimangano un aspetto segreto della propria intimità. Tuttavia condividerle con il/la proprio/a partner può contribuire ad arricchire la relazione sessuale e a risvegliare il desiderio, inoltre permettono di abbassare le inibizioni ed esprimere pienamente la propria sessualità.

È anche vero che alcune di esse possono mettere a disagio, soprattutto se il partner non le condivide o, ancora peggio, non ne fa parte! Il buon senso e l’istinto possono aiutare a decidere se e quando parlarne: si tratta di capire se si è veramente pronti a realizzare le proprie fantasie erotiche senza eccessivi rischi.

Lo sapevi che…

Il notissimo libro e film “Cinquanta sfumature di grigio” ha risollevato una notevole attenzione sulle fantasie erotiche e in particolare sulle tendenze sadomasochistiche.

Da una ricerca condotta dal centro studi e ricerche in Psicologia Emotocognitiva pubblicata sulla rivista online psyreview sulle fantasie sessuali maschili e femminili, il 36% ha fantasie di gruppo, il 10% fantasie di situazioni (per esempio fare sesso in luoghi insoliti), il 10% di prestazione, il 5% esibizionistiche, il 5% di dominazione o sottomissione sessuale (per esempio bondage) e il 4% fantasie omosessuali.

Il libro“Le 1.001 fantasie erotiche e selvagge della storia” scritto da Roser Amills (Algaida, 1974) comprende molteplici fantasie sessuali di personaggi famosi come artisti, scrittori, politici, attori fra i quali Albert Einstein, Marilyn Monroe, Warren Beatty, Jorge Luis Borges, Julio Iglesias, Madonna, Naomi Campbell, Courtney Love, Frida Kalo o Amy Winehouse etc.

Da una ricerca dell’università di Montreal condotta su 1517 soggetti adulti del Québec (799 uomini e 718 donne di età media 30 anni) emerge che la maggior parte delle donne (dal 30 al 60 %) ha fantasie erotiche inerenti la sottomissione come ad esempio essere legate e costrette ad avere rapporti, gli uomini invece inerenti il sesso a tre.

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